La
rivoluzione scientifica, avvenuta tra il ‘400 e il ‘500, inizialmente grazie a
Galileo e in seguito a Newton ha apportato un miglioramento della qualità della
vita.
Si
ha il passaggio dall’ uso della pietra e avorio al bronzo, ottone e rame, si ha
un cambiamento in campo tecnologico,
nascono i primi strumenti di misura
con il quale si producono oggetti sempre più precisi, e i primi strumenti
scientifici che permettono la riproduzione dell’esperimento.
Dal
‘600 la scienza dell’ottica incomincia a raffinarsi.
Newton
intuì per primo che la luce era costituita da raggi colorati.
(Approfondimento sugli esperimenti:http://crf.uniroma2.it/wp-content/uploads/2010/04/ColoriNewton.pdf).
(Approfondimento sugli esperimenti:http://crf.uniroma2.it/wp-content/uploads/2010/04/ColoriNewton.pdf).
Il magenta non fa parte dello spettro ottico, come possiamo vederlo?
I nostri occhi ci permettono di vedere i colori perché rilevano le diverse lunghezze d'onda della luce, il cervello le somma e produce un effetto visivo che chiamiamo "colore".
Nel caso del magenta, i nostri occhi sommano fa loro luce rossa e viola creando un nuovo colore a metà fra questi due colori che sono le estremità dello spettro ottico.
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